“Mi auguro che nella Chiesa e nella società civile, a partire anche da questo Giubileo della misericordia, si prenda sul serio l’appello di Papa Francescoâ€. Lo ha detto monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale e membro del Pontificio Consiglio della giustizia e della Pace, nell’omelia della Messa celebrata nel carcere Pagliarelli a Palermo, in occasione del Giubileo dei carcerati. Il presule – si legge in una nota della diocesi – ha invocato anche il rispetto dell’art. 27 della Costituzione italiana, che recita: “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannatoâ€. “La pena dentro la prigione – ha spiegato il vescovo – ha senso se, mentre afferma le esigenze della giustizia e scoraggia il crimine, serve al rinnovamento della persona, offrendo a chi ha sbagliato una possibilità di riflettere e cambiare vita, per reinserirsi a pieno titolo nella società â€. “La comunità cristiana è chiamata ad educare, aiutare, riabilitare, far sentire ciascuna persona degna di essere amata e di essere promossa nella vita socialeâ€, ha concluso Pennisi.
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