“Di ristoranti con il nome Corleone nel mondo ce ne sono tantissimi. Accostare però un locale a un soggetto come Riina, uno stragista, un macellaio, è francamente inaccettabile, ci danneggia”. A dirlo, all’Agenzia Italpress, è il sindaco di Corleone (Palermo), Nicolò Nicolosi, commentando l’apertura del ristorante a Parigi “Corleone by Lucia Riina”. Il locale è stato aperto dalla figlia del boss Totò Riina, deceduto nel novembre 2017 in carcere. “Scriverò una lettera al presidente del Consiglio e al ministro degli Esteri per chiedere il sostegno del Governo per la tutela dell’immagine di una popolazione che non ne può più – aggiunge -. Il nome di Riina accanto allo stemma di Corleone non può starci. Con l’aiuto dell’ambasciata a Parigi voglio capire che strumenti abbiamo per poter bloccare non la nascita del ristorante ma l’utilizzo del logo Corleone che provoca grave nocumento”. E’ stata la stessa Lucia Riina ad annunciare su Facebook, con evidente soddisfazione, l’inaugurazione del locale. “Vita nuova dallo scorso autunno a Parigi”, uno degli ultimi post pubblicati sui social dalla 39enne che, evidentemente, si è trasferita nella Ville Lumière insieme al marito Vincenzo Bellomo.
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