Dopo la notizia del “Tramonto” definitivo dell’associazione ASCSD Ad Maiora di Prizzi, che ha suscitato contrapposizioni e ribattute alle precedenti dichiarazioni di alcuni ex componenti storici del Cda della stessa associazione, a fare chiarezza sullo stato attuale delle cose ci pensano alcuni membri del Cda ancora in carica. “Tecnicamente non è ancora chiusa, abbiamo chiuso il conto corrente, consegnato le chiavi dei locali in affidamento del comune e ritirato la squadra dai campionati. Abbiamo avuto un periodo di inattività ma tecnicamente non è chiusa” ci spiegano dai vertici. “Nell’ultima assemblea avevamo deciso di chiudere l’associazione, ma visto quanto sta accadendo negli ultimi giorni, apprendo che si è fatto un passo indietro” aggiunge il cassiere in carica. Un cambiamento comunque sembra quasi annunciato vista la voglia di alcuni componenti del Cda di tenere viva l’associazione. Tra questi c’è il socio fondatore Giuseppe Provenzano che si è espresso sulla questione a suon di smentite alle precedenti dichiarazioni dei suoi ex colleghi, confermando al contrario lo stato di attività dell’Associazione che ha una sede legale e tutto quello che serve per farla restare operativa, come lui stesso spiega. “In data odierna l’associazione ha cessato solo dalle attività sportive, non ha cessato le attività sociali e culturali. Chi ha arrogato il diritto di comunicare ciò che è stato pubblicato lo ha fatto solo a titolo personale e inerente all’attività sportiva” precisa Provenzano a titolo di socio fondatore, in un comunicato successivo alla notizia ed in replica a quanto si era affermato precedentemente.
Dalle nebbia delle polemiche volgiamo tirare fuori il curriculum d’eccellenza dell’associazione lungo sedici anni fatto di eventi di volontariato in partnership con associazioni del calibro dell’ AIL, Mission Bambini, Lotta contro la Sla ed ancora quattordici intensi giocati sui campi federali di calcio a 5 con la storica promozione in serie C2 del 2017 e la sfumata promozione, causa Covid del 2020. L’AD MAIORA di Prizzi, conosciuta per le sue iniziative su tutto il territorio palermitano, è stata la centro di tante iniziative riuscendo ad istituire e mantenere per dieci anni una anche scuola calcio a 5 (dai 3 ai 13 anni) dove centinaia e centinaia di bambini hanno iniziato a dare i primi calci ad un pallone.